Quella vissuta a Lisbona dal Barcellona venerdì è stata una delle notti più drammatiche della sua storia recente. L’8-2 patito contro il Bayern nei quarti di Champions League, non solo ha messo ovviamente fine al cammino nella massima competizione continentale per club, ma probabilmente ha anche rappresentato l’atto finale di un ciclo straordinario.
La compagine guidata da Quique Setién è stata di fatto letteralmente travolta e se i numeri della gara sono impietosi, c’è un grafico che ben rappresenta quello che è stato il dominio dei bavaresi: quello che rappresenta i movimenti in campo di Luis Suarez.
La punta blaugrana, che pure contro il Bayern ha ritrovato la rete in Champions lontano da Barcellona dopo ben cinque anni (i sedici precedenti goal nelle ultime cinque edizioni erano arrivati erano stati tutti realizzati al Camp Nou), ha toccato pochissimi palloni in attacco, mentre al contrario ne ha dovuti giocare molti nella zona mediana del campo.
Suarez, ha toccato ben 24 palloni a centrocampo, nove dei quali per l’inizio o la ripresa del gioco. E’ proprio questo il dato incredibile che fa capire perchè il suo raggio d’azione si è limitato soprattutto nel solo cerchio di centrocampo.
L’uruguaiano, ha infatti battuto il calcio di avvio della sfida ed in altre otto occasioni ha battuto la ‘palla al centro’ dopo gli altrettanti goal dei bavaresi.