Per chi è cresciuto a pane e calcio anni ’90, il nome di Vincenzo Italiano ricorda sicuramente qualcosa. Bandiera del Verona nella massima serie e nella cadetteria, passato anche per Chievo e Genoa. Per le nuove generazioni, però, diventerà famoso come allenatore. Vista la promozione dello Spezia in A, con il classe 1977 come allenatore.
Nato in Germania per poi tornare in patria a sei mesi di età, Italiano ha giocato fino al 2014, chiudendo la carriera al Lumezzane. Da lì ha cominciato a studiare come allenatore, iniziando la gavetta in Serie D alla guida del Vigontina San Paolo. In precedenza, però, aveva svolto il ruolo di vice-allenatore nel Venezia di Dal Canto.
Dopo una prima stagione al Vigontina San Paolo tribolata, Italiano non si è più fermato: dal 2017/2018 ad oggi ha allenato in tutte le categorie, riuscendo a migliorarsi ogni anno. Terzo nel girone veneto di Serie D alla guida dell’Arzignano Valchiampo, è stato chiamato dal Trapani in C, riuscendo ad essere promosso in B passando dai playoff.
Dunque nel 2019/2020 la chiamata allo Spezia, la squadra che più di tutte era ferma nel limbo della Serie B, senza retrocessione o promozione: con Italiano alla guida, la squadra ligure è riuscita ad agguantare il terzo posto nella stagione regolare e dunque vincere i playoff per la prima promozione in Serie A.
Una cavalcata straordinaria per Italiano, che nella primavera del 2018 si trovava in D ed ora prepara la sua prima stagione di Serie A, categoria nella quale manca dal 2008/2009, allora da centrocampista del Chievo. E’ riuscito nell’impresa di potere lo Spezia nella massima serie, con il 4-3-3.
Un modulo classico, che dovrà confrontarsi con la realtà della massima serie: possibile che lo Spezia cambi modo di giocare per affrontare le grandi difficoltà della Serie A, ma di certo Italiano riuscirà a gestire eventi e novità. L’ha dimostrato chiaramente nell’ultimo triennio, gavetta e salita senza freni.