Il procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, nelle scorse ore ha deciso di bloccare l’attività investigativa a tempo indeterminato a causa di ripetute violazioni del segreto istruttorio, il ‘Caso Suarez’ però continua a far discutere e anche nelle ultime ore sono spuntati nuovi retroscena.
Come riportato dal ‘Corriere della Sera’, lo scorso 11 settembre il direttore dell’Università per stranieri di Perugia, Simone Olivieri, parlando con Lorenzo Rocca, il docente che poi avrebbe dovuto esaminare l’attaccante uruguaiano per fargli ottenere la cittadinanza italiana, ha svelato la possibilità di fare un accordo con la Juventus.
Secondo il ‘Corriere della Sera’, si tratta della conferma della promessa ricevuta dall’avvocatessa Maria Turco, che lavora nello studio di Luigi Chiappero, da anni legale del club bianconero: nel caso in cui Suarez riesca a superare l’esame, potrebbe venire a crearsi una collaborazione duratura.
Nei giorni precedenti all’arrivo dell’attaccante (che poi si sarebbe trasferito all’Atletico Madrid) a Perugia, fino all’ottenimento del certificato dopo un test di appena dodici minuti, ci sono state numerose conversazioni atte ad appurare che ci potesse essere la possibilità di accontentare le richieste provenienti dalla dirigenza della Juventus.
Il primo a muoversi è stato il direttore sportivo Fabio Cherubini e da lì in poi è nato un contatto diretto che porta l’11 settembre Simone Olivieri a raccomandarsi con Rocca.
L’esame di Suarez durerà poi una manciata di minuti e sarà lo stesso Rocca a trovare la motivazione per spiegare il perché di un test così veloce.
All’attaccante verranno poste solo domande concordate con risposte imparate a memoria e lo stesso Rocca spiegherà.
“Tanto con le norme Covid basta l’orale”.