Partirà il prossimo 20 ottobre la fase a gironi della nuova edizione della Champions League. Solo ieri, a Nyon, sono stati infatti definiti gli 8 gironi ognuno composto da 4 squadre che si affronteranno nel corso di 6 giornate fino al 9 dicembre. Diamo dunque un’occhiata ai singoli gruppi per provare a capire cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi.
Nel Gruppo A della stagione 2020/2021 della Champions League la squadra da batter sarà il Bayern Monaco campione in carica, che insieme al Manchester City sembra favorito per la conquista della coppa. Nel girone dei bavaresi (6 trofei in bacheca) c’è l’Atletico Madrid di Diego Simeone; i Colchoneros sono sempre a caccia della prima coppa dopo tre finali perse (1974, 2014 e 2016). Completano il quadro il Salisburgo approdato grazie alla vittoria nello spareggio con il Maccabi Tel Aviv ed il Lokomotiv Mosca, considerato la cenerentola del girone.
Molto interessante il Gruppo B dove favorito è il Real Madrid detentore del record di coppe vinte (13). I Galacticos, campioni l’ultima volta nel 2018, dovranno fare molta attenzione all’Inter di Antonio Conte che insegue il titolo dal 2010, anno del famoso Triplete per i neroazzurri. Da non sottovalutare anche i tedeschi del Borussia Monchengladbach, mentre lo Shaktar Donetsk non sembra oggi in grado di lottare per le prime due posizioni nel girone.
Nel Gruppo C della Champions League la strada sembra tutta in discesa per il Manchester City di Pep Guardiola. I Citizens, infatti, non dovrebbero avere problemi in un girone che li vedrà affrontare il Porto (nel 2004 i lusitani conquistarono la loro seconda coppa dopo il primo successo nel 1987), l’Olympique Marsiglia fermo all’unica coppa vinta nel 1993 quando in finale sconfisse il Milan, e l’Olympiacos qualificatosi grazie al successo nello spareggio con l’Omonia Nicosia.
Si annuncia grande battaglia, invece, nel Gruppo D dove il favorito è il Liverpool campione lo scorso anno, quando battendo il Tottenham in finale alzò la sua sesta coppa. I Reds di Jurgen Klopp dovranno temere soprattutto l’Atalanta, vera sorpresa della scorsa edizione; gli Orobici sembrano infatti l’avversario più ostico per gli inglesi. Completano il girone l’Aajx (4 volte campione, l’ultima nel 1995) e il Midtjylland che nello spareggio per accedere alla fase a gironi ha avuto la meglio sullo Slavia Praga.
Più equilibrato appare il Gruppo E dove Chelsea e Siviglia sembrano partire con le stesse chance di vittoria del girone. L’unica Champions League vinta dai Blues risale al 2012, anno in cui gli uomini guidato da Roberto Di Matteo sconfissero in finale il Bayern; gli iberici, invece, la coppa non l’hanno mai vinta ma sono stati capaci di vincere 6 volte l’Europa League (l’ultima quest’anno) nell’arco di 14 anni. Il terzo incomodo del girone è il Rennes, mentre il Krasnodar che agli spareggi ha eliminato il PAOK non sembra in grado di correre per il passaggio agli ottavi di finale.
Il Borussia Dortmund è il grande favorito nel Gruppo F. I gialloneri sembrano avere una marcia in più rispetto alla Lazio di mister Simone Inzaghi tornata in Champions League 13 anni dopo l’ultima volta. Nello stesso girone dei biancocelesti ci sono anche lo Zenit San Pietroburgo, avversario sempre temibile, ed il Club Brugge che sembra la compagine più debole in un girone abbastanza equilibrato.
Nel Gruppo G sarà lotta a due per la prima piazza tra Juventus di Andrea Pirloed il Barcellona di Ronald Koeman. La Vecchia Signora ed i Blaugrana, infatti, proveranno a fare il vuoto alle loro spalle in un girone in cui Dinamo Kiev e Ferencvaros potrebbero recitare la parte delle comparse; quest’ultime sono approdate alla fase a gironi grazie alle rispettive vittorie nelle sfide spareggio contro Gent e Molde.
Spunti interessanti potrebbe offrirli anche il Gruppo H. Il PSG finalista dell’ultima edizione parte con il favore del pronostico davanti al Manchester United che la Champions League l’ha vinta 3 volte (l’ultima nel 2008). Tra le due favorite, però, potrebbe inserirsi il Lipsia in costante crescita negli ultimi anni. Nel girone c’è anche l’Istanbul Basaksehir che però non sembra avere le potenzialità per un eventuale exploit.