Ultima settimana di pausa prima dello sprint finale verso i playoff di Eurolega. Restano 10 partite prima della fine della stagione regolare, 10 Round in cui sono almeno nove squadre che possono ambire a due posti. Perché due posti? Perché le prime sei della classe sembrano aver preso il largo. Cinque delle sei favorite per la vittoria del trofeo occupano le prime posizioni della classifica attuale. L’Efes ha addirittura già la qualificazione matematica in tasca, mentre Real Madrid, Barcellona, CSKA e Maccabi hanno un margine più che confortante sulle inseguitrici e il passaggio alla fase successiva è in ghiaccio. Nelle sei in fuga troviamo in coda il Panathinaikos, anche in questa stagione rigenerato dalla cura Pitino, con un record di 14 successi a fronte di 10 sconfitte i Greens non si possono considerare fuori pericolo ma la qualità del roster e il fattore campo di OAKA lasciano presagire che il pass per la post season sia praticamente in tasca.
La vera e propria lotta inizia dal settimo posto in giù. Racchiuse in appena tre vittorie di distanza abbiamo nove squadre, dal Valencia (12-12) all’ASVEL (9-15) è guerra per strappare gli ultimi due biglietti per la fase più palpitante della stagione. Fra queste nove una spicca particolarmente, ed è quella con le rotazioni più profonde e più in forma dell’intero lotto. Con sei vittorie nelle ultime otto, il Fenerbahce di Obradovic sta tornando a fare la voce grossa in Eurolega. Attualmente appaiato all’ottavo posto con l’Olimpia, il Fener – a meno di tracolli imprevedibili – ha ritrovato quella qualità che ha consentito a Datome e compagni di raggiungere le Final Four in ciascuna delle ultime cinque stagioni. Quindi resta presumibilmente uno slot per otto squadre. Queste otto si possono suddividere in due quartetti: le candidate e le outsider. Per quanto riguarda le più attese troviamo l’Olympiacos (10-14), lo Zalgiris (9-15) e il Khimki (9-15) ma soprattutto l’unica squadra italiana presente nella competizione. L’AX Milano (11-13) che dopo una partenza a razzo, che ha visto Messina e i suoi chiudere una settimana anche da prima della classe, sta adesso soffrendo a dismisura il doppio impegno settimanale e deve ritrovare il feeling con la vittoria per agguantare l’agognato passaggio ai playoff di Eurolega. Le Final Eight di Coppa Italia possono essere il banco di prova perfetto per dimostrare – e dimostrarsi – di poter essere ancora quella macchina perfetta che ha saputo battere fra le altre anche Barcellona e Maccabi. Restano poi le quattro meno accreditate. La più pericolosa è senza dubbio il sorprendente Valencia (12-12) che occupa in questo momento il settimo posto in solitaria e ha un calendario favorevole da quì alla fine, con sei gare in casa. Le tre che possono dire la loro ma devono sperare, prima di tutto, in diversi crolli di quelle davanti e in uno sprint finale super sono la Stella Rossa (10-14), Baskonia (9-15) e l’ASVEL (9-15). 10 Round alla fine, 10 partite in cui ogni singolo possesso potrebbe pesare a dismisura e far da spartiacque tra una stagione da incorniciare o un’annata da dimenticare.