Sembrava cosa fatta per i calciatori il ritorno agli allenamenti individuali il 4 maggio, ma alla fine il nuovo decreto governativo ha portato alla grande delusione. Gli atleti sotto contratto per disciplina di squadra, infatti, potranno tornare in campo, in teoria, solamente il 18. L’AIC attacca.
L’associazione italiana calciatori ha infatti pubblicato un comunicato sul proprio sito ufficiale, dicendosi delusa per quanto deciso dal governo relativamente al ritorno in campo. Un fronte unito riguardo alla decisione del ministro dello sport Spadafora e la squadra ministeriale.
Le parole chiave della nota? Discriminazione e illogicità:
Secondo i calciatori, infatti, il limitare gli allenamenti individuali nei centri sportivi potrebbe peggiorare la situazione:
I calciatori chiedono un passo indietro da parte delle istituzioni:
Da canto suo Spadafora ha evidenziato come la prudenza sia l’unica cosa che permette la possibilità di un eventuale ritorno della Serie A. Motivo per cui potrebbe essere confermata l’intenzione di riportare i giocatori nei centri sportivi solamente tra poco più di due settimane.