Per tutti, ci sono tante prime volte. In ogni ambiente, in ogni aspetto della vita. Anche nel calcio, anche se sei uno degli allenatori più importanti della storia. La possibilità di evitarlo c’è ancora, in minima parte, ma la direzione è presa: dopo 25 anni di carriera calcistica nelle massima serie, Carlo Ancelotti non si qualificherà ad una competizione europea.
Il tecnico ex Napoli, infatti, è riuscito a risollevare un minimo l’Everton che prima di lui lottava per non retrocedere clamorosamente in Champioship, ma dopo aver accarezzato per un periodo la possibilità di una qualificazione in Champions o comunque in Europa League, si trova ora a 9 punti di distanza dall’ultimo posto disponibile. Con 9 punti in palio.
Raggiunta la salvezza, l’Everton ha però enormemente faticato nelle ultime gare di Premier League, che hanno permesso alle contendenti di guardagnare punti importanti per lottare fino alla fine verso il raggiungimento di Europa League e Champions. In più il dietrofront sul Manchester City ha spezzato le ultime speranze continentali per Ancelotti.
Undicesimo a 45 punti, la settima piazza occupata dallo Sheffield dista 9 punti con lo stesso totale a disposizione, viste le tre gare di Premier League rimanenti. Già nel turno infrasettimanale potrebbe arrivare la matematica esclusione dell’Everton dall’Europa League, ma in caso di risultati favorevoli, il 20 sarebbe la data ultima.
E’ infatti previsto per il 37esimo turno lo scontro diretto tra Sheffield ed Everton, in cui i Toffees dovranno battere almeno 3-0 i rivali, superando il 2-0 della gara d’andata che dà il vantaggio allo United relativamente agli scontri diretti, primo punto da osservare quest’anno in Premier in caso di arrivo a pari punti.
Una serie di incastri incredibili per vedere l’Everton in Europa League, senza tra l’altro considerare che in teoria il settimo posto appartiene alla vincente della FA Cup, una tra Manchester City, United, Chelsea, tutte già in Europa, o l’Arsenal, lei sì che si qualificherebbe alla competizione in caso di successo finale.
Per Ancelotti la matematica esclusione dall’Europa League è quindi dietro l’angolo, una prima volta: da quando nel 1996/1997 ha cominciato ad allenare in Serie A (un anno prima aveva esordito in panchina in B con la Reggiana), le sue squadre si sono sempre qualificate per una competizione continentale.