Parlare di rivelazione è ormai riduttivo, piuttosto si può semmai dire che ormai l’Atalanta si è guadagnata a pieno titolo un posto tra le big del calcio italiano.
Se il quarto posto in campionato raggiunto nella stagione 2016-17 poteva rappresentare un qualcosa di sorprendente, il settimo nella stagione 2017-18 una sorta di conferma ed il terzo nella stagione 2018-19 un nuovo exploit che in pochi avrebbero potuto immaginare, l’attuale quarto posto in classifica (unito al raggiungimento dei quarti di finale in Champions League) sembra ormai la normalità.
Nemmeno il lungo stop imposto dal Coronavirus ha in qualche modo scalfito le certezze di quella che sembra ormai essere una macchina perfetta. La sosta forzata era arrivato nel momento meno indicato per gli uomini di Gasperini, visto che la Dea, tra Serie A e Champions era reduce da cinque vittorie consecutive.
Un filotto che non si è interrotto con la ripresa, anzi l’Atalanta è ripartita esattamente da dove aveva lasciato: vincere segnando caterve di reti.
I numeri non mentono: dal 21 giugno ad oggi la compagine orobica ha giocato tre partite coincise con altrettante vittorie in campionato e qualcosa come dieci reti realizzate. Proprio il numero di goal fatti rappresenta un dato a suo modo da record: vincendo 4-1 con il Sassuolo, 3-2 con la Lazio e 3-2 con l’Udinese, l’Atalanta si è guadagnata il primo posto nella classifica delle squadre più prolifiche dei migliori cinque campionati europei dopo la ripresa.
La Dea viaggia ad una media goal di 3,33 reti a partita e nessuno ha fatto meglio. Capocannoniere di questo mini-cammino è stato Zapata (3 goal realizzati), seguito da Muriel (2 goal), Djimsiti, Gosens, Malinovskyi, Palomino (tutti con 1 goal), mentre il decimo è in realtà un’autorete di Bourabia.