Una minima percentuale di campionati ha deciso di rinunciare alla conclusione della stagione 2019/2020. Mentre l’Europa si prepara a riaprire quasi completamente il calcio a porte chiuse, dalla Spagna al Portogallo, dalla Russia alla Grecia, in Francia stop definitivo al campionato. Ma non ovviamente alle gare continentali dei club transalpini.
Una situazione che preoccupa enormemente Aulas, presidente del Lione che in queste settimane ha chiesto al governo e alla federazione di tornare sui propri passi per riprendere il campionato ed annullare i verdetti emessi, tra cui l’esclusione del suo club dalle competizioni europee. Causa classifica pre-covid.
Aulas ha grossi dubbi sul futuro del calcio in Francia e sul match di ritorno degli ottavi di Champions contro la Juventus:
La Serie A non è ancora certa del ritorno in campo, ma la sensazione è che a metà giugno si possa riprendere il campionato. Per questo motivo Aulas guarda con timore alla Champions, che a meno di sorprese dovrebbe disputarsi il prossimo agosto.
Aulas, intervistato dall’Equipe, non riesce a capire la decisione del governo:
Il numero del Lione evidenzia come il presidente della federazione francese abbia partecipato agli stessi incontri con Tebas, leader spagnolo: