Titolo al PSG, qualificate a Champions ed Europa League, retrocesse. La Francia, a differenza della stragrande maggioranza dei campionati mondiali, ha deciso di sospendere definitivamente la stagione calcistica, portando Aulas, presidente del Lione, a lottare in tutti i modi per far cambiare idea al governo transalpino.
Nelle ultime settimane Aulas ha evidenziato in ogni intervista come la decisione di sospendere i tornei estivi fino al prossimo agosto sia un danno irriperabile non solo per il suo Lione, fuori dall’Europa dopo anni a causa della classifica maturata prima dello stop per coronavirus, ma in generale per tutto il calcio francese.
Aulas ha deciso di alzare la posta, inviando una lettera al governo francese con le sue considerazioni. Tra queste la data per fare retromarcia e ricominciare con l’annata 2019/2020:
Difficile, se non impossibile, azzerare le decisioni prese dalla federazione, visto e considerando come oramai alcuni club abbiano ottenuto l’accesso europeo. Aulas però non molla, tra toni decisamente accesi:
“In Francia siamo stati dei coglioni”
Affermazione a cui ha risposto in maniera netta il sindacato dei calciatori nella persona di Piat, il suo presidente. I professionisti di Ligue 1 avevano di fatto votato in massa contro un ritorno in campo senza garanzie sanitarie adeguate: