Una notte per rispondere agli scettici: la partita di Nicolò Barella è la migliore risposta ai tanti dubbi sollevati da chi puntava il dito contro la cifra sborsata dall’Inter in estate per prelevarlo dal Cagliari. Una prestazione da incorniciare proprio nell’appuntamento più importante.
Dopo un periodo di alti e bassi il giocatore sardo risponde presente trascinando la squadra di Conte in finale di Europa League: il classe ’97 si conferma elemento indispensabile nella mediana nerazzurra per quantità e qualità, mostrando una maturità invidiabile anche in ambito europeo.
Nell’azione che spezza gli equilibri contro lo Shakhtar c’è tutto il repertorio di un giocatore capace di fare le due fasi con grande efficacia nell’arco dei novanta minuti: sempre prezioso in fase di interdizione, altrettanto lucido negli strappi offensivi al servizio dei compagni.
Una giocata da fuoriclasse permette a Lautaro di insaccare il comodo pallone che spiana la strada all’Inter: le sue accelerazioni tra le linee mandano spesso in tilt la retroguardia ucraina, palesemente in difficoltà quando il numero 23 si allarga sulla destra prendendo il fondo. A 23 anni Barella è già una colonna della nuova Inter di Conte.