La stagione 2019/2020 di Leonardo Bonucci è iniziata nel migliore dei modi: la rottura del legamento crociato occorsa a Giorgio Chiellini gli ha permesso di diventare il nuovo leader – e capitano nei fatti – di Juventus e Nazionale.
La fascia al braccio sembra aver dato nuova linfa al difensore viterbese, costantemente chiamato in causa da Maurizio Sarri e Roberto Mancini: finora ha giocato dodici incontri – nove in bianconero e tre in azzurro – scendendo in campo sempre da titolare e rimanendoci per tutti i novanta minuti.
1080 minuti – esclusi quelli di recupero – che lo hanno eletto insostituibile della difesa: una bella soddisfazione poiché, con l’arrivo di Matthijs De Ligt in estate, sembrava dover ricoprire il ruolo di prima riserva di lusso. Il ko dell’esperto compagno di reparto gli ha poi spalancato le porte della titolarità indiscussa e della leadership.
E Bonucci di lasciare il proprio posto non ne ha minimamente intenzione: spinge per giocare anche l’ininfluente Liechtenstein-Italia, match in cui Mancini darà spazio a coloro che hanno giocato meno dopo aver festeggiato il pass per Euro 2020.
In conferenza stampa, il classe 1987 ha dichiarato tra le righe di essere disposto ad un ulteriore straordinario pur di avvicinare, in termini di presenze, un mostro sacro come Giacinto Facchetti.
Tra tante novità, il nome di Bonucci dovrebbe essere una delle certezze per cercare di portare a casa l’ottava vittoria su altrettanti incontri: perché, come ha spiegato il ct, chiudere con un en plein di successi significherebbe diventare testa di serie nel sorteggio dei gironi degli Europei. Mica poco.