Ormai non ci sono più dubbi: il Milan ripartirà da Stefano Pioli. Sarà l’ex tecnico di Lazio, Inter e Fiorentina a prendere il posto sulla panchina rossonera di Marco Giampaolo e toccherà a lui quindi cambiare il senso di una stagione che è partita nel peggior modo possibile.
Il club rossonero ha dunque fatto la sua scelta, ma non è riuscito ad arrivare al profilo che desiderava. Il primo nome nella lista di Maldini e Boban era quello di Luciano Spalletti e l’operazione sarebbe anche potuta andare in porto se solo l’allenatore di Certaldo fosse riuscito a trovare un’intesa con l’Inter, club al quale è ancora legato contrattualmente.
L’eventuale approdo di Spalletti al Milan avrebbe potenzialmente fatto felici tutti, ma non c’è stato verso di riuscire a mettere tutti i pezzi del puzzle al loro posto. Da un lato il club rossonero avrebbe affidato la squadra ad un tecnico di primissimo livello, dall’altro lo stesso allenatore si sarebbe rimesso in gioco ripartendo da una piazza prestigiosa e, come se non bastasse, la società nerazzurra avrebbe risparmiato diversi milioni.
Come riportato dal Corriere dello Sport, a fare arenare il tutto sono stati i rapporti tra lo stesso Luciano Spalletti e Beppe Marotta. Al momento di trattare la risoluzione del contratto, il dirigente nerazzurro è detto disposto a pagare altri sei mesi di stipendio, il tecnico ne vuole dodici. Il ballo sono quindi rimasti circa tre milioni di euro che avrebbe dovuto accollarsi il Milan, ma la cosa è impossible.
I rossoneri si sono già sforzati di garantire a Spalletti due anni di contratto a cinque milioni l’anno, andare oltre, visti i parametri attuali, non è una cosa fattibile. L’Inter rinuncia quindi ad un più che discreto risparmio, ma lo fa sapendo che l’ingaggio dell’ex allenatore è già in bilancio e che quindi sta a lui fare in modo di tornare ad allenare.
La posizione di Marotta non si è mai ammorbidita ed anzi, i toni della discussione con Spalletti sarebbero diventati talmente roventi che, secondo quanto riportato da La Stampa, lo stesso allenatore al telefono avrebbe urlato “Se date 12 milioni a Conte, a me dovete darne almeno cinque”.
Il tutto questo Giampaolo si è limitato ad aspettare notizie sulla sua sorte. Secondo il Corriere della Sera, già sabato aveva capito che la vittoria con il Genoa non sarebbe bastata e nei successivi due giorni non ha avuto ulteriori contatti né con Maldini né con Boban.