L’appuntamento è stato fissato da tempo e la Lazio è chiamata a fare di tutto per presentarsi in orario. La compagine biancoceleste scenderà questa sera in campo contro il Verona per recuperare quella sfida che a dicembre non si è potuta giocare per l’impegno dei capitolini in Supercoppa Italiana e soprattutto per ottenere un risultato che potrebbe valere platino e cambiare ulteriormente il volto della seconda parte di stagione.
Vincendo contro gli scaligeri, gli uomini di Inzaghi si porterebbero a quota 52 in classifica, il che vorrebbe dire superare l’Inter al secondo posto e portarsi a -2 dalla capolista Juventus.
Uno scenario anche solo difficilmente immaginabile fino a pochi mesi fa, ma frutto di un lavoro straordinario sotto ogni punto di vista. La Lazio infatti, non solo gioca un calcio incredibilmente efficace che l’ha portata ad essere un’autentica macchina da goal (52 fatti in campionato, ma anche solo appena 20 subiti), ma è stata costruita con una perfezione certosina.
I biancocelesti (che anche con un pareggio eguaglierebbero la Lazio di Eriksson che nella stagione 1998-99 si spinsero fino a 17 risultati utili consecutivi), sognano quel secondo posto del podio dal quale mancano dall’aprile del 2015 (ma allora la Juventus era a +12) ed un finale di stagione che possa portarli a puntare ad un qualcosa di storico.
Per l’occasione, Inzaghi disegnerà la sua squadra con il consueto 3-5-2 nel quale saranno Bastos, Acerbi e Radu a comporre il terzetto difensivo davanti a Strakosha.
A centrocampo, Lazzaro e Lulic presidieranno gli esterni, mentre Milinkovic-Savic, Leiva e Luis Alberto formeranno la cerniera di mediana. In attacco, con Correa ancora ai box che punta a recuperare per il Parma, ci sarà Caicedo con Immobile.
Il Verona, dal canto suo, non rappresenta in questo momento l’avversario più semplice da affrontare. Reduce da sei risultati utili consecutivi (3 vittorie e 3 pareggi) la compagine gialloblù è a -2 dalla zona Europa ed è quindi anch’essa alla ricerca di punti pesantissimi.
Juric si affiderà al consueto 3-4-2-1 nel quale saranno Rrhamani, Gunter e Kumbulla a completare il pacchetto difensivo davanti a Silvestri.
Chiavi del centrocampo affidate a Veloso, con Pessina al suo fianco in mediana (Amrabat è squalificato) e Faraoni e Lazovic chiamati ad agire sugli out di destra e sinistra. In avanti, possibile esordio da titolare per Borini che con Zaccagni potrebbe essere posizionato alle spalle di Verre.
Le probabili formazioni di Lazio-Verona:
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos, Acerbi, Radu: Lazzari, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto, Lulic; Caicedo, Immobile.
VERONA (3-4-2-1): Silvestri: Rrhamani, Gunter, Kumbulla; Faraoni, Veloso, Pessina, Lazovic; Zaccagni, Borini; Verre.