Una sola vera sbavatura, che quasi è costata un goal di Mertens, ma per il resto Chris Smalling, contro il Napoli, se l’è cavata bene. Ancora una volta. Perché ormai non fanno più notizia le buone prestazioni del centrale inglese, arrivato quasi in sordina alla Roma e divenuto ben presto un insostituibile.
Il problema, per i giallorossi, che Smalling è formalmente ancora di proprietà del Manchester United: è arrivato in Serie A in prestito con diritto di riscatto, con la Roma che dunque avrà la possibilità di trasformare l’operazione in un acquisto a titolo definitivo al termine della stagione.
Un affare che dovrebbe andare a buon fine, anche se la concorrenza, dopo le prime settimane stagionali, ha già iniziato a farsi piuttosto nutrita: secondo ‘Il Tempo’, sia il Milan che l’Inter hanno provato a inserirsi nella trattativa tra la Roma e il Manchester United, tentando dunque di ‘dirottare’ Smalling verso Milano. Quella rossonera, oppure quella nerazzurra.
Tentativo che, secondo il quotidiano, è destinato a non andare a buon fine, perché le discussioni tra Roma e Manchester United sono ben avviate. Anche se un accordo non c’è ancora: i giallorossi sono intenzionati a offrire 10 milioni per il riscatto, ma gli inglesi potrebbero approfittare delle ottime prestazioni di Smalling per alzare la propria richiesta a 15.
Si andrà avanti così, tra una proposta e una controproposta. Ma la Roma è fiduciosa di poter trattenere Smalling in giallorosso anche nella prossima, o nelle prossime, stagioni. Premiando così un centrale sottovalutato, mai troppo continuo allo United, ma divenuto improvvisamente il baluardo di una formazione ancora una volta in lotta per tornare in Champions League.