L’ennesima vergogna. Ancora una volta, la Serie C entra nel caos: Rieti-Reggina, di cui tanto si è parlato anche negli scorsi giorni, non si gioca. E il motivo è incredibile: i padroni di casa si sono presentati senza un allenatore autorizzato a sedersi in panchina.
Il Rieti aveva già deciso di scendere in campo con la formazione Berretti al posto della prima squadra. Colpa del caos societario in cui sta versando il club laziale, tanto da indurre i calciatori a non presentarsi contro la capolista del girone C. Sarebbe stata con ogni probabilità una goleada in stile Cuneo-Pro Piacenza. Ma la gara, inizialmente in programma alle ore 15, alla fine non si è nemmeno giocata.
Il motivo? Il Rieti si è presentato senza un vero allenatore: come riporta la ‘Gazzetta dello Sport’, il tecnico Bruno Caneo è tornato a casa sua mentre il vice Antonio Maschio si è dato malato. L’allenatore della Berretti, Lorenzo Pezzotti, colui che si sarebbe dovuto sedere in panchina, non è invece in possesso del patentino UEFA B. Una farsa.
Poco dopo le 16, dopo un’ora di riunioni, con i giocatori della Reggina in campo a far riscaldamento, il direttore generale amaranto Andrea Gianni si è così presentato all’emittente ufficiale del club comunicando ufficialmente: “La partita non si gioca”.
Alla Reggina, già prima nel raggruppamento, dovrebbe essere ora assegnato il 3-0 a tavolino. Medesimo discorso, ma al contrario, per il Rieti. Il quale, in caso di secondo episodio simile domenica prossima ad Avellino, rischia ora di essere escluso dal campionato di Serie C già a novembre.