E’ una vigilia di straordinaria importanza quella che si sta vivendo in casa Napoli. La compagine partenopea, protagonista di una prima parte di stagione quanto mai deludente, cercherà martedì sera al San Paolo contro il Genk quel risultato che possa consentirle di continuare il suo cammino in Champions League.
Quelle che si stanno vivendo all’ombra del Vesuvio sono giornate di profonda riflessione e più di chiunque altro ad essere in bilico è colui che dovrebbe essere il condottiero della squadra: Carlo Ancelotti.
Secondo quanto riportato da Il Mattino, nella giornata di domenica, Aurelio De Laurentiis ha chiamato prima Massimiliano Allegri e poi Luciano Spalletti per capire se da parte loro ci fosse la disponibilità a prendere il Napoli in corsa e, in entrambi i casi, ha ricevuto dei rifiuti.
Il Napoli, in caso di separazione da Ancelotti, potrebbe quindi dover virare su un traghettatore chiamato solo a chiudere la stagione e se su Gattuso c’è anche la Fiorentina, le piste che portano a Reja e Prandelli potrebbero essere più facilmente percorribili.
De Laurentiis sarebbe più che pronto ad accettare le eventuali dimissioni di Carlo Ancelotti, ma la situazione potrebbe precipitare e sfociare in un esonero nel caso in cui martedì sera dovesse arrivare l’eliminazione dalla Champions.
Un allontanamento dell’attuale tecnico azzurro graverebbe non poco sulle casse del club. Come riportato da La Gazzetta dello Sport infatti, Ancelotti guadagna 4 milioni di euro a stagione, ai quali va aggiunto un altro milione per il suo staff. Un’altra ipotesi sarebbe quindi di andare avanti fino a giugno in modo che De Laurentiis possa poi sfruttare una clausola che gli consentirebbe di liberare l’allenatore a fronte di una penale da 500 mila euro.
Dalla prossima stagione si potrebbe poi aprire un nuovo ciclo ripartendo da Gian Piero Gasperini, prima però c’è da pensare all’immediato.