Il Napoli cambia, in panchina e di conseguenza anche in campo. L’arrivo di Gattuso al posto del suo vecchio maestro Ancelotti, infatti, presuppone un probabile ritorno al passato almeno dal punto di vista tattico.
Gattuso d’altronde durante la sua esperienza al Milan ha quasi sempre utilizzato il 4-3-3, sistema che peraltro il Napoli conosce bene dai tempi di Sarri e che permetterebbe di sfruttare al meglio le qualità di molti dei giocatori presenti in rosa.
I primi a beneficiare del cambio di modulo rispetto alla gestione Ancelotti dovrebbero essere Lozano e Insigne, sembrati invece spesso fuori contesto nel 4-4-2 dell’ormai ex tecnico azzurro.
Il messicano è stato l’investimento più oneroso operato sul calciomercato da De Laurentiis, investimento che il presidente non vuole perdere. Mentre il secondo, seppure contestato dalla piazza, resta il capitano del Napoli.
A rischiare il posto da titolari sono invece Callejon e Mertens, entrambi col contratto in scadenza ed entrambi molto probabilmente destinati a lasciare Napoli tra gennaio e giugno. Al centro del tridente Gattuso infatti punterà su Milik con Llorente come prima alternativa.
L’unico reparto che dovrebbe restare invariato rispetto all’era Ancelotti è la difesa dove anche Gattuso confermerà la linea a quattro formata da Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e Mario Rui.
A centrocampo infine i titolari saranno Zielinski, nel ruolo di mezz’ala sinistra, Fabian Ruiz e Allan con questi ultimi due che potrebbero giocare sia davanti alla difesa che come mezz’ala destra.
Il tutto ovviamente in attesa del calciomercato di gennaio quando magari De Laurentiis potrebbe regalare a Gattuso un regista, ruolo rimasto vacante dopo l’addio di Jorginho.