C’è la sosta delle Nazionali, tempo per ricaricare le batterie. Almeno per gli allenatori e i giocatori non convocati dalle rispettive rappresentative. Nel primo caso, per Antonio Conte il lavoro non si ferma, seppur non con la sua Inter, squadra nuovamente al vertice proprio grazie all’ex Chelsea.
Mentre Lautaro Martinez, Lukaku, Barella e compagnia saranno impegnati in gare internazionali, Conte è volato in Arabia Saudita al Leadership Development Institute, che si occupa di accrescere e sviluppare il livello accademico e l’esperienza delle federazioni di calcio e degli allenatori.
A Dammam, quinta città dell’Arabia Saudita, Conte ha messo a disposizione degli allenatori sauditi la sua esperienza da allenatore: il tecnico è resto tra i più vincenti dell’ultimo decennio, con tre Scudetti su tre vinti con la Juventus, prima di vincere tutto a livello nazionale con il Chelsea nel giro di un biennio.
Per Conte non si sono aperte immediatamente le porte della Serie A, ma anzi ha dovuto allenare per anni in Serie B tra Arezzo, Siena e Bari, con in mezzo qualche settimana alla guida dell’Atalanta in Serie A, prima di approdare alla Juventus nel 2011 per fare la storia bianconera.
Alla guida dell’Inter, Conte ha fin qui portato i nerazzurri ad ottenere dieci vittorie in dodici gare, mentre in Champions le cose non sono fin qui positive: dopo la rimonta contro il Borussia Dortmund il tecnico italiano ha sbottato contro la società, chiedendo rinforzi d’esperienza per il futuro.
Quella esperienza che gli allenatori d’Arabia Saudita hanno voluto assorbire proprio da Antonio Conte.