A Cagliari si è spenta la luce, dopo quella rimonta subita contro la Lazio. Da lì, da metà dicembre, la formazione di Maran ha smesso di vincere, ha smesso di essere credibilmente in lotta per l’Europa, dilapidando tutto il vantaggio ottenuto nella prima parte di stagione. Contro il Napoli, l’ennesima sconfitta.
Appena tre i punti ottenuti dal Cagliari, figli di tre pareggi, negli ultimi due mesi. La gara contro il Napoli, la più attesa dei tifosi, doveva essere quella della riscossa. Invece si è trasformata in quella della contestazione, con i fans rossoblù infuriati per il k.o casalingo.
Dopo il triplice fischio finale la Curva Nord, il settore più caldo della Sardegna Arena, ha chiesto ai giocatori di avvicinarsi per scusarsi della prestazione, ma gli stessi si sono tenuti a debita distanza, applaudendo comunque i tifosi arrivati a Sant’Elia per seguire il Cagliari.
A fine gara Maran ha commentato così:
La contestazione degli ultras cagliaritani si è di fatto spostata fuori dallo stadio dopo la fine della gara, cori contro i giocatori e fumogeni che hanno portato la polizia a tenere d’occhio la situazione per evitare problemi più gravi, per ora non verificatisi.
Secondo Maran si sono comunque costruite troppe aspettative per la sua squadra:
Prossimo impegno rossoblù, a Verona. Per provare, ancora una volta a rinascere. A 32 punti la situazione non è certo grave, ma i 40 non sono comunque dietro l’angolo.