Era a caccia del suo ennesimo trofeo. Il 31esimo, al quale non è arrivato nel 2019 e che non ha potuto sollevare al cielo nemmeno nel 2020. Alla fine per Cristiano Ronaldo, dopo l’eliminazione dell’anno scorso, sconfitta in finale di Coppa Italia nell’edizione conclusasi a Roma con il successo del Napoli.
Se dal punto di vista personale Cristiano Ronaldo ha vissuto prima dello stop per coronavirus un’ottima annata in termini realizzativi, a livello di trofei il piatto piange: sconfitto in finale di Supercoppa contro la Lazio, ha dovuto prendere, self service, la medaglia d’argento contro il Napoli di Gattuso.
Cristiano Ronaldo era posizionato di fatto quinto rigorista nel foglietto di Sarri per la lotteria dal dischetto, ma la possibilità di essere decisivo come ultimo dagli undici metri è sfumata: la parata di Meret su Dybala e il tiro alle stelle di Danilo hanno portato il Napoli a conquistare la Coppa Italia prima del tiro del lusitano.
In difficoltà nella semifinale di ritorno contro il Milan, Cristiano Ronaldo non è riuscito a fare la voce grossa nemmeno contro il Napoli in finale di Coppa Italia: il portoghese non ha raggiunto la sufficenza nella sfida dell’Olimpico, iniziando il post coronavirus in maniera negativa.
Per Cristiano Ronaldo e la Juventus, passata la delusione della Coppa Italia, ci sarà l’obettivo di difendere il primo posto in campionato ed eventualmente vincere la Champions League: esclusa però la possibilità del tris di trofei, vista la sconfitta nella competizione nazionale.
L’ex Real Madrid ripartirà in Serie A tra pochi giorni dai ventuno goal in ventidue presenze: 25 in 34 considerando anche le altre competizioni, con due reti in Coppa Italia. Decisivo dal dischetto nell’andata contro il Milan, a secco al ritorno e in finale: capita anche a Cristiano Ronaldo.