Napoli, Fiorentina e Brescia sono avvisate. Cristiano Ronaldo , per i suoi 35 anni, vuole ricordare il passato ed essere ancora non solo decisivo, ma colmo di record. Contro il Parma è arrivata la settima gara consecutiva in goal per l’attaccante della Juventus, deciso a superare sè stesso.
E’ stato Cristiano Ronaldo, infatti, a sbloccare la tiratissima gara contro il Parma allo Stadium e dunque riportare la Juventus in vantaggio dopo il goal di Cornelius. Condizione essenziale per staccare l’Inter e la Lazio, la prima fermata dal Lecce, la seconda invece implacabile e reduce da una cavalcata record verso le posizioni di testa. Record, che fa rima con il lusitano.
In carriera, infatti, Cristiano Ronaldo è riuscito a trovare uno score migliore in una sola annata solamente nel 2014, ai tempi del Real Madrid. Allora l’inizio di campionato fu a dir poco esaltante, con dieci gare consecutive di campionato in rete. Si fermò contro il Malaga il 29 novembre.
Certo, i numeri di quel Ronaldo e dell’attuale sono opposti, visto che in quelle dieci gare arrivò la fantascientica cifra di diciannove goal, utili a costruire i 48 finali al termine del campionato. Dati utili al portoghese, meno ad una Juventus decisa solamente a vincere, anche con un solo goal di scarto e zero goleade.
Cristiano Ronaldo punta la classifica marcatori, consapevole però di avere davanti l’attuale miglior realizzatore d’Europa: dopo la rete al Parma, l’ex Manchester United è secondo con sedici – come Sivori nel 1960- dopo aver scavalcato Lukaku, ma Immobile è a +7, implacabile.
Difficile recuperarlo, ma Ronaldo ha voglia di migliorare sensibilmente il numero di goal segnati in una sola annata del campionato italiano: l’anno scorso si fermò a 21, cifra ampiamente superabile nel girone di ritorno. Dal 2016 non riesce a superare i trenta centri, ma è dal 2010 che raggiunge almeno i venti.
Detto dei suoi dieci al Real, Ronaldo punta anche un record interno alla Juventus. David Trezeguet , tra i più amati bomber bianconeri di tutti i tempi, segnò per nove gare consecutive, in una stagione, ovvero quella 2005/2006 in cui i dati vengono però calcolati da juventini e anti-juventini con attenzione speciale.
Numeri comunque assurdi quelli di Ronaldo, essenziali alla Juventus, al sorpasso in testa, ai quattro punti di distanza dall’Inter: non sarà il Ronaldo roboante che dominava a Madrid, ma si difende bene.