Uno sfogo in conferenza stampa, una battuta d’orgoglio contro chi gli ricorda di non aver ancora vinto in Italia: Maurizio Sarri ha sottolineato alla vigilia della finale di Coppa Italia tutti i traguardi ottenuti nella sua carriera.
“Mi girano leggermente i coglioni quando si dice che in Italia non abbia vinto niente, perchè si parla solo di altissimi livelli. Io ho fatto otto promozioni sul campo da una categoria all’altra senza saltarne neanche una. Solo in C1 ho fatto i playoff”, le parole dell’allenatore della Juventus a poche ore dalla finalissima contro il ‘suo’ Napoli.
In effetti il tecnico toscano può vantare il prestigioso titolo di ‘maestro delle promozioni’ proprio in quelle categorie inferiori citate ai microfoni della stampa. Sono ben otto i salti di categoria di Sarri, che si è conquistato i palcoscenici più ambiti grazie a una profonda ‘gavetta’ sui campi di periferia.
Parte tutto dal lontano 1996, quando alla guida dell’Antella inizia la scalata che lo porta dalla Promozione all’Eccellenza. Sulla panchina del Sansovino arriva una doppia promozionie nei primi anni del nuovo millennio, una delle più belle storie nella sua carriera: nella stagione 2000-01 porta la squadra dall’Eccellenza alla Serie D, mentre nella stagione 2002-03 passa dalla Serie D alla C2.
Passa successivamente alla Sangiovannese e anche qui si rende protagonista dell’ennesimo salto di categoria: nella stagione 2003-04 porta il club dalla C2 alla C1. Una serie di importanti successi (per un totale di 8 in carriera) fino all’Empoli, che trascina dalla Serie B alla Serie A nella stagione 2013-14, ultimo grande step prima del definitivo salto ai vertici del calcio europeo.