Ci sono partite ricordate per il loro ruolo primario nello stravolgere una stagione iniziata male, vittorie o sconfitte che siano: quest’ultimo è il caso della Lazio, in piena lotta per lo Scudetto con un solo punto di distacco da Inter e Juventus.
Una cavalcata, quella biancoceleste, iniziata dopo un ko: 25 settembre 2019, a ‘San Siro’ si gioca il big match vinto dall’Inter grazie ad un goal di D’Ambrosio nel primo tempo, una delle poche circostanze in cui i ragazzi di Simone Inzaghi non riescono a trovare la via del goal.
Da quel momento, in campionato, solo risultati positivi: serie utile di 18 partite con 14 vittorie e 4 pareggi (nuovo record societario), score che ha permesso di risalire la classifica fino a contendere il titolo alle due rivali più accreditate.
E domenica sera ci sarà proprio lo scontro diretto dell’Olimpico contro i nerazzurri, ultima squadra capace di imporre la sconfitta alla Lazio: una resa dei conti che vale il primato, in uno stadio in cui è previsto il tutto esaurito.
Infinito è l’entusiasmo del popolo laziale per degli obiettivi che non si respiravano da tempo, dagli anni con Sven Goran Eriksson in panchina all’alba del millennio. Tanto, troppo tempo perso da recuperare nei prossimi 90 decisivi minuti di fuoco contro una formazione che è anche l’unica in Serie A a non aver perso in trasferta.
Acerbi contro De Vrij, Luis Alberto contro Eriksen, Immobile contro Lukaku: la sfida tra titani è servita.