Il Ministro dello Sport ha parlato pubblicamente della ripresa del campionato, e forse per la prima volta è stato davvero ottimista sul tema, indicando anche le date possibili per il nuovo inizio.
Però ha posto una condizione, o quantomeno una sua volontà: anche se non potranno essere trasmesse tutte le partite in chiaro, ci sia almeno la possibilità di una “diretta goal” in chiaro per tutti i tifosi.
Cavallo di battaglia di Spadafora, che già ai tempi di Juventus-Inter dell’8 marzo aveva fatto pressioni per poter trasmettere la partita in chiaro. Ma come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, i club sono contrari a questa possibilità.
Soprattutto c’è un problema: è in corso una trattativa sofferta fra Lega da una parte, e i broadcaster dall’altra, sulla trincea dell’ultima rata da pagare. Le parti sono decisamente distanti ed è chiaro che il problema di un’offerta parallela accessibile a tutti potrebbe indebolire i club nella vertenza.
La proposta di Spadafora va poi valutata nella sua ricaduta perché naturalmente una cosa sarebbe limitare la diretta gol in chiaro ai primi due turni di campionato, un’altra pensare di poterla mettere a regime per tutto il prosieguo della stagione.
Secondo ‘Il Corriere della Sera’ potrebbe essere trovato anche un compromesso: è possibile che siano aperte a tutti le partite della domenica alle 18.45 e non tutto il programma.
Intanto in queste ore il protocollo proposto da Federcalcio e Lega per la ripresa del campionato sarà sottoposto al CTS. Ma c’è un certo ottimismo sulla possibilità che gli scienziati dicano sì anche perché sul fronte sanitario si è deciso di non avanzare richieste su test e soprattutto quarantena di squadra.