Il decreto governativo attualmente in vigore vieta ogni manifestazione sportiva fino al 3 aprile: a breve ne sarà emesso un altro con tanto di prolungamento del divieto che comprenderà anche gli allenamenti, ma l’Inter preferisce cautelarsi lo stesso.
Come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, la società nerazzurra ha deciso di richiamare a Milano quei giocatori partiti per l’estero dopo la fine del periodo d’isolamento scattato in virtù della positività di Daniele Rugani, affrontato lo scorso 8 marzo: Handanovic, Brozovic, Lukaku, Eriksen, Godin, Moses e Young.
Loro 7 avevano ricevuto il via libera – ormai una settimana fa – da parte della società per tornare a casa e, al rientro in Italia, dovranno ovviamente iniziare un’altra quarantena di 14 giorni: non un grande problema, visto che la ripresa del campionato in tempi relativamente brevi appare praticamente impossibile.
Il ministro dello Sport’, Vincenzo Spadafora, ha ritenuto irrealistico il ritorno in campo previsto per il 3 maggio: l’Inter è comunque corsa ai ripari per non farsi trovare impreparata qualora ci fosse un accorciamento dei tempi e un miglioramento della situazione generale.
Lukaku e compagni proseguiranno nel loro programma di allenamento stilato dallo staff di Antonio Conte e verranno seguiti anche dal punto di vista alimentare con la consegna, direttamente a casa, del cibo da consumare giorno per giorno.