A Barcellona sono giorni caldi, roventi, e non di certo per la temperatura, ancora invernale e per niente primaverile. A scaldare la città ci hanno pensato Eric Abidal e Lionel Messi, diventati improvvisamente protagonisti di un botta e risposta che sta facendo tremare i tifosi culé.
L’uscita del dirigente francese che a ‘Sport’ ha parlato di “giocatori insoddisfatti che non rendono al massimo durante gli allenamenti” non è piaciuta alla ‘Pulce’: sul suo account Instagram la stella argentina ha replicato all’ex compagno di squadra, invitandolo a “fare i nomi invece di infangare tutti i componenti della squadra con notizie false”.
Quella di ieri è stata la giornata della tregua, con il presidente Josep Maria Bartomeu a fare da pompiere: il numero uno catalano si trovava a Bruxelles ma ha comunque avuto il tempo di parlare con Messi prima e con Abidal poi. Al direttore sportivo è stata confermata la fiducia: niente licenziamento insomma, decisione che però potrebbe avere gravi ripercussioni sul futuro del giocatore più forte della rosa.
Secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’ non bisogna escludere nulla a riguardo, nemmeno l’ipotesi di un addio di Messi a fine stagione che non avverrebbe grazie alla clausola rescissoria da 700 milioni prevista nel suo contratto, ma in maniera del tutto gratuita grazie ad un accordo che gli permetterebbe di liberarsi a costo zero, dando un preavviso di 30 giorni.
L’attuale contratto scadrà il 30 giugno 2021 e in molti a Barcellona temono che prima di quella data si possa interrompere un rapporto iniziato nel 2000, quando Messi aveva solo 13 anni ed aveva lasciato l’Argentina per inseguire un sogno poi divenuto realtà grazie ai sacrifici e al duro lavoro.
Il quotidiano milanese prova a fare un elenco di squadre che potrebbero fare al caso dell’argentino: in primis il Manchester City del suo mentore Pep Guardiola o i cugini dello United, oltre al PSG dell’amico Neymar che lo stesso Messi avrebbe ripreso ad occhi chiusi la scorsa estate. Per concludere con la destinazione italiana, difficile ma affascinante allo stesso tempo: la Juventus dell’eterno rivale Cristiano Ronaldo o l’ambiziosa Inter di Suning, che con l’asso di Rosario replicherebbe ai bianconeri con un’operazione in pieno stile ‘CR7’.
Queste sono solo possibilità che potrebbero trasformarsi in qualcosa di più se davvero il rapporto di Messi con l’ambiente blaugrana non sarà ricucito. Se poi a fine stagione non dovessero nemmeno arrivare i trofei, allora ci sarebbe da iniziare a preoccuparsi e prendere in seria considerazione una separazione inimmaginabile fino a qualche settimana fa.