Mino Raiola da una parte, Lorenzo Insigne dall’altra. L’attaccante del Napoli, secondo La Gazzetta dello Sport, non sarebbe più nella scuderia del noto procuratore, dopo che lo stesso manager, tra gli altri di Ibrahimovic e Pogba, ha inviato all’ex assistito la disdetta del mandato.
Alla base dell’addio divese motivazioni, tra cui la volontà di Raiola di portare Insigne via da Napoli. Eventualitù alla fine sparita, con l’attaccante azzurro che ha continuato sotto Ancelotti prima e Gattuso poi, con rendimento altalenante nelle varie competizioni.
Inoltre ha portato alla sperazione anche la causa intentata da Raiola contro gli ex procuratori ai quali, come deciso dal giudice qualche tempo fa, dovrà versare alcune commissioni. Ora ci può essere una svolta nel rapporto tra Insigne e il Napoli.
Da tempo i tifosi si sono divisi su Insigne, ma dopo l’addio a Raiola l’ex Pescara potrebbe legarsi a vita con la società di De Laurentiis, con il quale è legato fino al 2022. Se dovesse esserci un prolungamento fino al 2025, difficilmente la carriera si chiuderà altrove.
Classe 1991, nel 2025 Insigne avrebbe 35 anni, età in cui gli attaccanti cominciano seriamente a pensare all’addio. Tutte questioni comunque future, da affrontare quando si potrà tornare in campo e ragionare faccia a faccia, senza distanza sociale.
Prima dello stop per pandemia di coronavirus, Insigne aveva realizzato nove reti in trentuno presenze ufficiali nelle varie competizioni. Il dopo Raiola può essere rappresentato dal duo Pastorello e Pisacane. Anche per questo punto, però, servirà attendere qualche settimana.