Dopo il preziosissimo pareggio ottenuto nel match di debutto sul campo della Roma, il nuovo Genoa di Aurelio Andreazzoli alla seconda occasione utile, coglie la sua prima vittoria in campionato. Lo fa per imponendosi per 2-1 contro una Fiorentina che viceversa rimanda ancora quell’appuntamento con il successo che le manca incredibilmente da febbraio.
Eppure quella dei gigliati al Ferraris è stata una partenza che aveva lasciato pensare a qualcosa di positivo. La squadra di Montella è entra in campo sfiorando anche la rete in apertura con Boateng e Chiesa (clamoroso l’errore all’8’ del gioiello viola) ma, come già accaduto contro il Napoli, denota non pochi problemi in fase difensiva. Il Genoa corre, pressa, comanda sugli esterni e alla prima vera occasione coglie anche un palo con Romero.
Per il Grifone quello con il goal è però un appuntamento rimandato solo all’11’ quando sugli sviluppi di un corner battuto da Schone, la palla arriva a Ghiglione che lascia partire dalla destra un pallone sul quale Zapata si avventa di testa sovrastando Pulgar, per realizzare l’1-0. La Fiorentina prova a reagire, ma lo fa senza lucidità. Le azioni della squadra di Montella sono più figlie di tentativi individuali piuttosto che di qualcosa di ragionato. Ad approfittarne è ovviamente il Genoa che prima della chiusura di frazione va anche vicina al raddoppio con Radovanovic e Pinamonti, in tutte e due le occasioni però è Dragowski a negare il 2-0 con un paio di ottimi interventi.
Come già accaduto nel primo tempo, anche nel secondo gli ospiti danno l’impressione di partire forte, quella della Fiorentina è però una pressione che dura pochissimo. Il Genoa, una volta prese le misure, gestisce la situazione con estrema facilità, facendo sfogare gli uomini di Montella con sporadiche folate, per poi colpire in contropiede. tra il 57’ ed il 59’ sono Lerager e Kouamé a rendersi pericolosi, facendo capire che il Genoa ne ha semplicemente di più.
Al 65’ è proprio l’attaccante ivoriano, direttamente da lancio di Radu, a prendere il pallone, involarsi indisturbato verso l’area gigliata e a battere Dragowski con un potente destro. La Fiorentina, incapace di reagire, al 71’ va anche ad un passo dal capitolare per la terza volta, ma è la traversa a negare a Radovanovic la gioia del goal.
Montella nel finale si gioca anche le carte Ribery e Vlahovic, e proprio l’asso transalpino è tra i protagonisti dell’azione che porta all’atterramento di Dalbert in area che vale un calcio di rigore. Sul al 76’ dischetto si presenta Pulgar che segna il suo secondo stagionale. La Fiorentina torna tecnicamente in partita, ma gli ultimi assalti finali si traducono solo in un palo colpito in extremis da Chiesa. Per i toscani sono due le sconfitte consecutive in altrettante gare di campionato.
IL TABELLINO
GENOA-FIORENTINA 2-1
Marcatori: 17’ Zapata (G), 65’ Kouamé (G), 76’ rig. Pulgar (F)
GENOA (3-5-2): I. Radu; Romero, Zapata, Criscito; Ghiglione (71’ Romulo), Schone, Radovanovic, Lerager, Barreca (78’ Pajac); Kouamè, Pinamonti (84’ Pandev). All. Andreazzoli.
FIORENTINA (4-3-3): Dragowski; Lirola, Milenkovic, Pezzella, Ranieri; Pulgar, Badelj (60’ Dalbert), Castrovilli; Sottil (72’ Vlahovic), Boateng (72’ Ribery), Chiesa. All. Montella.
Arbitro: Giacomelli
Ammoniti: Romero (G), Criscito (G)
Espulsi: nessuno