Tra una settimana comincia la fase due dell’emergenza coronavirus. Comincia anche per il calcio, visto come sia stata confermato, dalla conferenza sampa del premier Conte, il ritorno agli allenamenti per le squadre sportive. Dunque, anche per la Serie A, a lavoro per provare a ripartire a fine primavera.
La FIGC ha stilato una serie di regole in questi giorni, così da poter ritornare in campo in sicurezza: ovviamente non sarà la vecchia normalità. Con l’inizio della fase due nazionale ripartiranno anche gli allenamenti delle squadre di Serie A: precisamente dal 18 maggio.
In una conferenza stampa del Premier Conte che ha tenuto incollata tutta Italia, si è parlato anche dello sport:
Per due mesi i calciatori di Serie A si sono allenati con gli attrezzi disponibili nelle proprie abitazioni, ora potranno nuovamente calpestare l’erbetta, seppur davanti a condizioni di sicurezza. Comunque un passo in avanti per poter tornare in forma in vista della possibile e sia chiaro non ancora ufficiale, ripresa del campionato.
Il punto chiave della questione è questo: la ripresa degli allenamenti, sia individuali che di gruppo, non ufficializza la ripartenza della Serie A. Questa eventualità verrà affrontata giorno dopo giorno a seconda di come evolverà la situazione nei vari ritiri. Anche se un giocatore positivo potrebbe comunque non bloccare il ritorno in campo.
Conte predica calma, nonostante milioni di persone attendano il possibile ritorno della Serie A, anche a porte chiuse:
Ma servirà l’evoluzione del quadro generale, sopratutto dopo le varie riaperture di inizio mese. Il 18 maggio è la data per il ritorno in campo delle squadre di Serie A, ma il ministro dello sport, Spadafora, evidenzia comunque che si stanno ancora facendo valutazioni per consentire la ripresa:
La data c’è, ma bisognerà ancora lavorare: anche perchè, come evidenziato da Spadafora il protocollo presentato dalla FIGC è stato valutato non ancora sufficiente dal comitato tecnico-scientifico. Serviranno ulteriori approfondimenti.