Nelle strade del capoluogo, nei paesini, in ogni luogo lontano da Cagliari, la passione per un qualcosa che va oltre il calcio non si è mai spenta. L’entusiasmo, però, è spesso venuto meno. Non stavolta, visto il posto europeo che la formazione di Maran sta mantenendo con le unghie e con i denti. A Torino si allunga la striscia positiva rossoblù e la consapevolezza di poter festeggiare il centenario con qualcosa di grandioso.
La salvezza, la solita quota quaranta. Il primo step. Il secondo, dovesse arrivere rapidamente, porterebbe il Cagliari a lottare per l’Europa. Le basi ci sono, lo sanno i tifosi e la società, come i giocatori. Un magic moment in terra sarda, visto e considerando la vetta ottenuta dalla Primavera e i risultati della prima squadra. In altissimo nonostante i ko degli uomini simbolo, Cragno e Pavoletti.
E’ un Cagliari che non perde, che segna, lotta con la mente libera. Subisce poco, pochissimo. Contro il Torino è arrivato appena l’ottavo goal incassato, una cifra bassissima considerando gli standard rossoblù delle passate stagioni. Un numero che porta la formazione sarda ad essere la migliore della Serie A insieme a Juventus e Verona.
Prima del nono turno era l’Udinese di Musso ad avere la palma di migliore, dopo di esso la vetta è stata raggiunta dalla Juventus, regina habituè di questa particolare statistica, del Verona di Juric, che sta disputando un’ottimo campionato considerando il ruolo da neopromossa, e appunto lo stesso Cagliari.
Una rivincita per tanti, ma sopratutto per Olsen. Da odiatissimo portiere della Svezia capace di far fuori l’Italia dal Mondiale russo alle prese in giro per gli errori in maglia Roma a simbolo del Cagliari: con Cragno non proprio certo di tornare titolare imprescindibile dopo le ottime prestazioni dello svedese.
L’ex Roma ha subito appena sette reti nelle otto gare giocate (due volte è rimasto imbattuto), risultando, considerando i titolari di Serie A, secondo dietro Szczesny: il portiere della Juventus ha però incassato sei goal in sei gare, mentre il collega Buffon due in tre.
E’ il Cagliari di tante cose, anche delle rivincite: il nome di Olsen può entrare in una lista che comprende anche Nainggolan, Simeone, Rog. Come nel caso del Granada in Liga, per mantenere il ruolo di sorpresa, il Cagliari dovrà arrivare a questi livelli anche in primavera. Diversi dati però portano a pensare che questo, proprio il più importante in virtù del centenario del 2020, possa essere l’anno giusto. Parola al campo, chi vivrà vedrà.