Un altro episodio di razzismo sui social, l’ultimo che il Manchester United è disposto a tollerare. Dopo il rigore fallito contro i Wolverhampton nel monday night della seconda giornata di Premier League (match finito poi 1-1 anche a causa di quell’errore), Paul Pogba è stato ricoperto letteralmente di insulti su Twitter.
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Un atteggiamento razzista che il Manchester United ha deciso di condannare prontamente e con forza. Da Rashford a Wan-Bissaka, passando per Maguire, molti compagni di squadra di Pogba hanno denunciato questo fatto sui social, chiedendo di porre un freno a questa ondata di odio.
La possibilità di celare il proprio volto dietro a un account per nulla trasparente fa infatti credere a diversi utenti di poter compiere atti di razzismo senza doverne poi pagare le conseguenze.
Un malcostume che Phil Neville, ex difensore dei Red Devils, non è più disposto ad accettare. Ora allenatore della Nazionale di calcio femminile inglese, l’ex calciatore ha infatti suggerito di boicottare Twitter.
Una polemica che pare aver smosso qualcosa, dato che ‘Sky Sports Uk’ riporta ora di un futuro incontro tra una delegazione del Manchester United e una di Twitter. Il noto social network vuole infatti dimostrare la propria forte condanna nei confronti di tali atteggiamenti razzisti, come riportato da una portavoce.
Una vicenda destinata a far discutere ancora a lungo, soprattutto dal momento che in Premier League non sono nuovi ad atti di razzismo. Nelle ultime stagioni diversi episodi negativi hanno infatti finito per toccare giocatori come Aubameyang e Sterling, diventato il vero volto del sistema calcistico inglese contro il razzismo.