L’emergenza Coronavirus ha costretto il calcio italiano a fermarsi, ma non c’è nessuna intenzione di arrendersi. C’è una stagione ancora in corso che deve ancora regalare i suoi verdetti e la volontà di tutti è quella di portarla a termine.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, c’è un traguardo minimo al quale in questo momento ci si deve aggrappare: l’assegnazione dello Scudetto.
L’obiettivo è quello di riuscire con i giusti incastri e con un enorme sforzo organizzativo a riuscire ad assegnare il titolo e a non rassegnarsi ad una classifica congelata. Tra le soluzioni proposte alla Lega c’è anche quella dei playoff e dei playout, un’opzione interessane e da non scartare, ma che in questo momento viene vista solo come una ‘extrema ratio’ nel caso in cui non si dovessero riuscire a recuperare tutte le partite.
Una soluzione di questo tipo richiederebbe uno studio della formula approfondito, visto che c’è chi punterebbe ad un playoff Scudetto allargato a più squadre possibili, chi ne vorrebbe uno anche per le qualificazioni alla Champions e all’Europa League e discorsi analoghi si farebbero anche per i playout.
L’ipotesi più concreta è quella di andare avanti riprendendo il cammino da dove si è interrotto, ma per farlo servirebbero diverse condizioni importanti, prima tra tutte il rinvio dell’Europeo. Nel caso in cui i vertici del calcio europeo giungano a questo tipo di soluzione, ci sarebbe il tempo per concentrare l’ultimo spezzone di campionato in meno di due mesi.
Si tratterebbe di un forcing ovviamente, ma si è già iniziato a ragionare sulle prime date. Il torneo ripartirebbe sabato 2 maggio, per chiudersi il 28 giugno. Giocando tre turni infrasettimanali si riuscirebbe ad arrivare alla naturale conclusione del campionato e ci sarebbe spazio anche per Champions League ed Europa League, che potrebbero magari chiudersi con sfide secche in campo neutro.
In questo arco di tempo non ci sarebbe invece la possibilità di portare a termine la Coppa Italia, che verrebbe spostata all’inizio della prossima stagione.
Le possibili soluzioni quindi ci sono, ma la volontà di tutti è quella di aspettare le decisioni della UEFA. Al momento, lo spostamento dell’Europeo viene vista come l’unica condizione per riuscire a portare a termine ciò che già si è iniziato.