Un passo decisivo, un altro, per essere ancora più padrone del proprio destino. Il Real Madrid passa sul campo del Granada ed è ad un passo dal trionfo nella Liga. A 180 minuti dalla fine, con due match point sulla racchetta: Villarreal in casa, Leganés in trasferta.
Zidane vara la semi-rivoluzione: cinque centrocampisti, il trio di intoccabili Kroos-Casemiro-Modric, più Valverde e Isco vicini a Benzema. Qualità nel palleggio. E la qualità, come spesso capita a Madrid, paga. Anche se il primo goal è tutto di velocità e forza: quelle di Ferland Mendy. Accelerazione sulla sinistra, fucilata da posizione defilata all’incrocio sul primo palo.
Dopo il 21esimo marcatore stagionale, tocca al Bomber, all’étoile Benzema. 19 goal in Liga, aggiungendo il destro a giro che trafigge ancora Silva. Madrid in controllo, apparentemente. Sia della partita, che del campionato. Il secondo tempo però inizia con un imprevisto: buco difensivo, l’ex Udinese Machis fredda Courtois in uno contro uno.
Cambia la partita, il Real soffre. Si chiude, concede. La neopromossa sorpresa della Liga (50 punti e lotta per l’Europa che se ne va) spinge. Courtois cala la paratona, poi capitan Sergio Ramos salva sulla linea a cinque dalla fine. Il suo timbro non manca. Al triplice fischio Zidane urla di liberazione e gioia. E tra tre giorni si gioca in casa la prima chance di tornare a vincere la Liga dopo tre anni.