Lorenzo Pasciuti, chi era costui? Semplice: l’uomo dei record. La bandiera delle bandiere, come Totti, Maldini, Del Piero, Zanetti e compagnia cantante. Con la differenza che lui, la maglia del Carpi, se l’è tenuta stretta in cinque divisioni diverse, dalla Serie D alla Serie A. Andando a segno con una costanza – appunto – da record.
L’unico calciatore ad aver realizzato almeno una rete nelle prime cinque serie del calcio italiano, sempre con la stessa maglia, è e resta lui. Il record si è concretizzato il 9 gennaio del 2016, Carpi-Udinese 2-1, successo che permetteva agli emiliani di continuare a sperare nella salvezza alla loro prima, storica partecipazione nella massima serie. Colpo di testa perfetto, Karnezis superato ed ecco il record. Dal sogno alla realtà.
Pasciuti arriva al Carpi nel 2009, quando la squadra è in Serie D. E viene promosso. Lo stesso dicasi per la C2 e poi per la C1, che ai tempi si chiamano Lega Pro Seconda Divisione e Lega Pro Prima Divisione. Quindi l’approdo in A del 2015, in cui anche lui lascia il proprio marchio con 3 reti in 34 partite. Fino alla grande gioia del gennaio 2016.
Prima di lui, il re delle scalate con la stessa maglia era Raffaele Rubino, mister Novara, capace di andare in goal almeno una volta con la maglia dei piemontesi in C2, C1, B e poi A, nel novembre del 2011. Una sola, marginale differenza rispetto a Pasciuti: Rubino non ha nel proprio curriculum un’esperienza in D.
Oggi Pasciuti non gioca più a Carpi: nell’estate del 2019 è tornato a casa per vestire la maglia della Carrarese, in Serie C, lui che è originario proprio di Carrara. Addio ai colori biancorossi dopo dieci stagioni e quattro promozioni. Ma il suo nome resta scolpito nella storia del club. E in quella del calcio italiano.