Dal 15 febbraio 2012 al 17 settembre 2020. 3137 giorni dall’ultima volta, Zlatan Ibrahimovic è tornato a segnare in Europa con la maglia del Milan.
L’ha fatto al 23’ della sfida valida per il secondo turno preliminare di Europa League sul campo dello Shamrock Rovers quando, chiudendo al meglio un triangolo con Calhanoglu, con un destro dall’interno dell’area di rigore non ha lasciato scampo al portiere avversario Mannus.
L’ultima rete europea con la maglia rossonera addosso l’aveva quindi realizzata più di otto anni fa, ma in Champions League. Quella sera di giocava a San Siro una sfida valida per l’andata degli ottavi di finale e avversario di turno era l’Arsenal di Arsene Wenger.
Era quello un Milan guidato da Massimiliano Allegri, che scese in campo un un 4-3-1-2 che recitava: Abbiati; Abate, Thiago Silva, Mexes, Antonini; Seedorf, Van Bommel, Nocerino; Boateng; Ibrahimovic, Robinho.
I rossoneri si imposero con un perentorio 4-0 e Ibrahimovic realizzò al 79’ su rigore il goal che mandò definitivamente in archivio la pratica (di Boateng e doppio Robinho gli altri goal della gara). In quella occasione, trasformò il penalty battendo quello Szczesny che oggi difende in Serie A la porta della Juventus (anche Ramsey scese in campo dal 1’ in quella partita).
Quello di Ibra fu un goal di fatto decisivo per la qualificazione. Nella sfida di ritorno l’Arsenal si impose infatti per 3-0 a Londra, sfiorando l’impresa.
All’epoca, Stefano Pioli allenava il Bologna e molti degli attuali compagni del fuoriclasse svedese, che al termine della stagione si trasferì al PSG, non avevano ancora esordito tra i professionisti. La marcia in Champions di quel Milan si sarebbe poi fermata nel turno successivo contro il Barcellona e a trionfare in quell’edizione del torneo sarebbe stato il Chelsea di Roberto Di Matteo.