In Italia è uno dei giochi più praticati, probabilmente quello con il seguito maggiore: il fantacalcio unisce migliaia – forse milioni – di allenatori virtuali che ogni settimana si sfidano per raggiungere la gloria nelle rispettive leghe di appartenenza.
Spesso capita che anche i calciatori siano degli appassionati, alcuni addirittura si auto-acquistano all’asta: altri, invece, come Nicolò Barella, il fantacalcio lo detestano per mille motivi che lo riguardano direttamente.
Nel corso dell’intervista concessa a ‘La Gazzetta dello Sport’, il centrocampista dell’Inter ha spiegato il perché di questo scarso feeling.
Insomma, l’astio nutrito da Barella è figlio delle eccessive aspettative della gente nei suoi confronti: una vera e propria malattia per il fantacalcio di cui l’ex Cagliari non riesce proprio a capacitarsi.