Inter, gli ultimi anni di Giroud: una riserva di lusso decisiva in Europa

    Quello che sta vivendo Olivier Giroud è un inverno da grande protagonista. L’attaccante transalpino infatti è uno dei giocatori più ambiti della sessione di calciomercato, visto che sulle sue tracce sono date da settimane diverse società, tra le quali anche l’Inter.

    Il club nerazzurro ha infatti individuato proprio nella punta del Chelsea il profilo ideale per completare il reparto avanzato a disposizione di Antonio Conte e nelle ultime ore hanno preso sempre più vigore le voci che vorrebbero un accordo già trovato con il giocatore sulla base di un contratto di due anni e mezzo, mentre sarebbe invece da trovare un’intesa con i Blues.

    Giroud è da tempo ai margini del progetto che sta portando avanti Lampard ed inoltre il suo contratto scadrà il prossimo giugno, il club londinese non è però disposto a fare sconti e non sembra voler rinunciare al suo attaccante in anticipo, se non a fronte di un esborso da circa 10 milioni di euro, troppi forse per un giocatore di 33 anni.

    Quella di Giroud al Chelsea è un’avventura iniziata nel 2018 (con un trasferimento proprio nel corso della sessione invernale di calciomercato), ovvero nell’anno del suo trionfo più importante: la vittoria dei Campionati del Mondo con la sua Francia.

    Reduce da annate importanti con l’Arsenal, nelle quali era sempre riuscito ad andare in doppia cifra in Premier League (73 i goal in 180 partite di campionato), Giroud si è trasferito dall’altro lato di Londra a fronte di un esborso da 18 milioni di euro, trovando ad attenderlo a Stamford Bridge colui che potrebbe magari a breve diventare il suo prossimo allenatore: Antonio Conte.

    Per Giroud l’avventura al Chelsea è stata sin qui contraddistinta da un paio di successi importanti, ma a livello di prestazioni e di goal l’attaccante non è di fatto riuscito a ripetere quanto fatto all’Arsenal.

    Nei primi sei mesi al Chelsea ha realizzato 3 goal in 13 partite di campionato, ai quali vanno aggiunti altri 2 nella FA Cup vinta in quella stagione dai Blues.

    L’annata successiva, quella contraddistinta dall’arrivo in panchina di Maurizio Sarri, Giroud l’ha vissuta più che altro da alternativa di lusso (ai vari Morata e Higuain) in Premier League (appena 2 goal in 27 presenze), ma il suo contributo è stato fondamentale in Europa League, competizione che i londinesi hanno vinto anche grazie ai suoi 11 goal (per lui anche assist e rete in finale contro l’Arsenal) in 14 partite.

    Certamente complicati sono stati gli ultimi mesi, visto che l’arrivo di Lampard è coinciso con il lancio ad alti livelli degli elementi più giovani della rosa del Blues. Giroud, che non viene convocato dal tecnico inglese da inizio dicembre, sin qui ha giocato appena 191’ in Premier (5 presenze prive di goal), ai quali si sono aggiunti altri 17’ Champions. Pochissimo per un giocatore che punta ad una convocazione per Euro 2020 e che pure aveva iniziato la sua stagione segnando un goal nel match di Supercoppa Europea perso ai rigori contro il Liverpool.