Anche il calcio sta assaggiando gli effetti creati dal Coronavirus abbattutosi sull’Italia: sono quattro le gare rinviate nell’ultima giornata di Serie A, tra cui Inter-Sampdoria che si sarebbe dovuta giocare domenica sera.
Un bel problema per i nerazzurri, ancora in corsa sia in Coppa Italia che in Europa League: qualora arrivassero in fondo ad entrambe le competizioni, l’unica data disponibile per il recupero sarebbe quella del 20 maggio, soli quattro giorni prima del 38esimo e ultimo turno.
Ipotesi che l’amministratore delegato Giuseppe Marotta non vuole minimamente prendere in considerazione: come riferito da ‘La Gazzetta dello Sport’ e ‘Il Corriere dello Sport’, il dirigente ha proposto alla Lega di Serie A la disputa del match contro i blucerchiati nella prossima settimana, il 4 o il 5 marzo.
Il 5 marzo è previsto il ritorno della semifinale di Coppa Italia tra i meneghini e il Napoli allo stadio ‘San Paolo’, che potrebbe slittare addirittura al 13 maggio (se il cammino di entrambe le squadre in Champions ed Europa League dovesse continuare): questa decisione farebbe posticipare la finale della coppa nazionale (prevista proprio per quella data) al 20 maggio.
Una complicazione potrebbe riguardare la consegna dello stadio ‘Olimpico’ all’UEFA in virtù degli Europei che, come da regolamento, deve avvenire 25 giorni prima del 12 giugno, data della gara inaugurale: per tale motivo si starebbe pensando ad un cambio di sede della finale di Coppa Italia, con all’orizzonte anche l’ipotesi di un nuovo accordo per la consegna dell’impianto il 21 maggio e non più il 18.
Un effetto a catena necessario dal punto di vista dell’Inter che non ha assolutamente intenzione di giocare la partita con la Sampdoria a campionato ormai finito, il che condizionerebbe la corsa Scudetto che vede i nerazzurri momentaneamente a -6 dalla Juventus e a -5 dalla Lazio. Oltre alla lotta salvezza ovviamente.