Squadra spenta e timida nel primo tempo, aggressiva e scoppiettante nella ripresa: che durante l’intervallo del derby sia successo qualcosa nello spogliatoio dell’Inter è più che evidente, e in quel qualcosa c’è il forte zampino di Antonio Conte.
Il tecnico salentino ha saputo toccare le corde giuste, pungendo i suoi giocatori nell’orgoglio: la risposta è stata quella attesa con una grinta e una determinazione proprie della loro guida, bravo a trasmettere tali sensazioni usando parole semplici e per nulla forti.
Secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, negli spogliatoi del ‘Meazza’ Conte non ha fatto ricorso alla classica ‘strigliata’ per motivare Brozovic e compagni, tutt’altro: ha ricordato chiaramente i 19 punti di distacco esistenti tra le due squadre prima del fischio d’inizio, cercando di sgonfiare al massimo i meriti degli avversari, autori di una prova ai limiti della perfezione nei primi 45 minuti di gioco.
Conte è riuscito a convincere la truppa nerazzurra della sua forza, di essere migliore del Milan insomma. Senza paroloni e minacce, ma soltanto ricordando ai suoi ragazzi che il loro livello era semplicemente migliore, soltanto che fino a quel punto si era visto l’esatto contrario.
Strategia vincente che ha prodotto una rimonta mozzafiato iniziata da capitan Brozovic, uno dei peggiori nella prima frazione: il suo sinistro al volo ha inaugurato le danze, portando positività e consapevolezza nei propri mezzi che in precedenza erano mancate.
Derby che rischia di essere la gara-svolta della stagione nerazzurra come accadde nel 2006 dopo un 3-4 spettacolare: allora fu Scudetto, buon auspicio in vista di un finale pirotecnico in cui i nerazzurri dovranno dare più del massimo per spuntarla su Juventus e Lazio. Ma con un Conte così persuasivo sarà un po’ più facile.