Raggiunta la qualificazione ad Euro 2020, Roberto Mancini può guardare con ottimismo al futuro: in pochi avrebbero scommesso su un ruolino di marcia perfetto dell’Italia, fatto di dieci successi in altrettanti incontri. Ora, però, bisogna programmare con attenzione le prossime mosse per non toppare all’esordio, previsto il 12 giugno all’Olimpico di Roma.
Il ct avrà poco meno di tre settimane per preparare il debutto continentale: il campionato si concluderà soltanto il 24 maggio e l’auspicio di un anticipo come avverrà per Premier League e Bundesliga (che però ha 18 squadre e non 20) esiste.
Secondo quanto riportato da ‘Il Corriere dello Sport’, nei giorni a venire potrebbe essere presa una decisione comunque difficile ad oggi: l’idea sarebbe quella di aggiungere un turno infrasettimanale per anticipare la fine del torneo e il periodo individuato è quello tra la terza e la quarta giornata di ritorno (4-5-6 febbraio). In realtà sarebbe disponibile anche il 20 maggio, ma chiudere un campionato di mercoledì non è nei piani attuali.
L’idea di Mancini è quella di concedere cinque giorni di vacanza ai giocatori prima del raduno, motivo per cui con un anticipo della chiusura ci sarebbe spazio anche per una settimana di ritiro in altura prima del lavoro da svolgere a Coverciano.
Se le date non dovessero cambiare, difficilmente l’Italia potrebbe giocare più di un’amichevole in quel periodo. Ne disputerà due, invece, a marzo: la scelta è tra una tournée in Qatar e due sfide con avversari di medio livello o due incontri con delle big europee. Considerato che non potranno affrontarsi squadre dello stesso girone, il sorteggio del 30 novembre a Bucarest dirà molto in tal senso.