Le recenti esclusioni di Matthijs De Ligt, sia in campionato che in Supercoppa ed in Champions League, hanno fatto senza dubbio rumore. Non è una cosa usuale che un giocatore pagato 85 milioni venga relegato in panchina così a lungo, soprattutto se il titolare del ruolo, Giorgio Chiellini, è fuori da inizio stagione per infortunio.
Ma secondo ‘Tuttosport’, c’è un motivo ben preciso. I lunghi colloqui con Maurizio Sarri hanno avuto un effetto terapeutico per il difensore olandese che attraversa un periodo di appannamento – come lo ha definito lo stesso tecnico – legato sia ai problemi fisici di cui è stato vittima (lussazione della spalla e guai all’adduttore) sia alla condizione mentale dopo il dispendio di tante energie nervose.
Tuttora infatti De Ligt svolge allenamenti specifici per recuperare sia dal problema alla spalla che da quello all’adduttore. In tutto ciò dobbiamo aggiungere anche che la Juventus aveva in mente un inserimento più graduale dell’olandese in Serie A, ma all’inizio il processo è stato obbligatoriamente forzato dallo stop di Chiellini.
L’olandese, che lo ricordiamo ha 20 anni, paga anche un certo stress nervoso dovuto proprio ai ritmi indiavolati e al nuovo ambiente in cui ha dovuto convincere da agosto ad ora.
Per fortuna della Juventus, nel momento di calo di De Ligt è esploso Merih Demiral, che ha convinto tutti in casa Juventus, dal tecnico fino alla società, che ha chiuso le porte in faccia a tutte le squadre che hanno bussato per avere informazioni sul turco.