Lo scorso anno Emre Can era stato accolto come un rinforzo di lusso per il centrocampo della Juventus. Arrivato a parametro zero dal Liverpool, il tedesco ha attraversato anche problemi di salute prima di tornare al top e recitare un ruolo comunque importante nella squadra guidata da Massimiliano Allegri. Lo stesso non si può dire per quanto sta succedendo con Maurizio Sarri.
Il primo duro colpo è stato quello di essere escluso dalla lista per la Champions League a inizio settembre. La dura reazione arrivata dal ritiro della nazionale tedesca, in cui si trovava al momento della decisione di Sarri, è subito rientrata con delle scuse. Lo spazio in campo è comunque sempre rimasto limitato, tanto da aver disputato soltanto due partite giocando titolare, per un totale di 279 minuti.
Nella rosa bianconera è l’unico sotto i 300 minuti insieme a Rugani, oltre allo sfortunato Chiellini e a Pinsoglio e Pjaca, esclusi per ragioni comunque differenti. Ci si aspettava forse qualcosa di più dal tedesco anche sotto il profilo della duttilità. Lo scorso anno, ad esempio, nella partita vinta 3-0 contro l’Atlético Madrid ha giocato da difensore centrale a tre e da terzino destro, ma ha anche un passato da terzino sinistro tra Bayern e Leverkusen.
In conferenza stampa Sarri ha però escluso la possibilità di utilizzare il classe 1994 nella sua linea a 4, quella che ha intenzione di portare avanti alla Juventus, come ha già chiarito negli scorsi mesi. Nonostante nella Germania di Löw si sia ritagliato un ruolo da difensore centrale, anche a causa dell’emergenza infortuni che ha colpito la ‘Mannschaft’.
Per quanto riguarda invece l’impiego di Emre Can a centrocampo, Sarri ha chiarito le dinamiche differenti del centrocampo a tre quando la sua squadra gioca con il 4-3-3 e quanto invece si schiera con il 4-3-1-2: meccanismi di chiusure differenti ai quali, stando alle scelte del tecnico, giocatori come Rabiot, Bentancur o Matuidi possono essere ritenuti più adatti rispetto al tedesco.
Interpretazioni e idee che sembrano chiudere la porta a Emre Can in bianconero, dopo soltanto un anno e mezzo. L’affollamento del reparto e anche l’adattamento di Bernardeschi a mezz’ala, già anticipato da Sarri e confermato nella conferenza stampa pre Juventus-Udinese. Con vista sugli europei, lo spazio per Can sembra ormai sempre meno. E, magari, potrebbe spingere Paratici a rivedere quella chiusura anticipata del mercato ‘annunciata’ dopo l’acquisto di Kulusevski.