Tanto letale fino allo scorso 26 gennaio, poi solo prestazioni opache e nessun goal. Lautaro Martinez sabato scorso, nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Napoli, è ripartito esattamente da dove aveva lasciato.
Al San Paolo, in una partita che metteva in palio il pass per la finalissima di Roma, è parso spento e quasi privato di quella forza e di quella fame che gli sono valsi il soprannome di ‘Toro’.
I numeri non mentono: l’attaccante dell’Inter ha segnato 16 goal in stagione, tutti suddivisi nelle prime 26 partite disputate, mentre nelle ultime 6 non è mai riuscito a trovare la via della rete. Un periodo buio il suo, che è iniziato a Cagliari, dove segnò ma rimediò anche un’espulsione che lo costrinse poi a saltare le successive sfide di campionato contro Udinese e Milan, e che è proseguito contro Fiorentina (Coppa Italia), Napoli (Coppa Italia), Lazio, Ludogorets (Europa League), Juventus e appunto ancora Napoli (Coppa Italia).
Come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, l’involuzione di Martinez è stata ovviamente notata anche da Antonio Conte. Il tecnico nerazzurro conta moltissimo sulla qualità e sulla forza dell’argentino per il rush finale di stagione e sta pensando a come gestirlo nel migliore dei modi.
Contro il Napoli per 72’ ha fatto semplicemente male, mentre invece ha colpito in positivo l’impatto che sulla partita ha avuto colui che l’ha sostituito: Alexis Sanchez.
L’attaccante cileno, messo alle spalle un finale di 2019 reso complicato da un infortunio, scalpita e ha fatto chiaramente capire che è prontissimo a dare il suo contributo. La scossa data al San Paolo non è bastata all’Inter per avanzare nel torneo, ma intanto il messaggio è stato mandato.
Qualora Lautaro Martinez dovesse continuare a non brillare, il finale di stagione potrebbe essere contraddistinto da un ballottaggio inimmaginabile solo fino a pochi mesi fa. Sanchez punta a sentirsi importante, ma anche a meritarsi una conferma per la prossima stagione.