Solo pochi mesi fa aveva stupito tutti riuscendo a risollevare un Manchester United che sembrava destinato ad una delle stagioni più complicate della sua storia recente e oggi, dopo essersi guadagnato la riconferma sul campo, sembra più vicino che mai all’esonero.
La panchina di Ole Gunnar Solskjaer è di ora in ora sempre meno salda e l’ultima sconfitta patita domenica sul campo di un Newcastle in crisi nera, potrebbe aver rappresentato la spallata definitiva. I numeri parlano chiaro: in otto partite di Premier League i punti messi in cascina sono appena nove (figli di due vittorie, tre pareggi e tre sconfitte) e la distanza dal Liverpool capolista (dopo la sosta gli uomini di Klopp saranno impegnati proprio all’Old Trafford) è di ben 15 lunghezze.
Il campionato dello United rischia di essere compromesso già ad inizio ottobre, per questo all’interno del club, ma anche dell’ambiente più in generale, sono iniziati a sorgere dubbi importanti circa le qualità da manager dell’ex bomber norvegese.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, al ritorno dalla sosta, potrebbe esserci un nuovo tecnico alla guida dei Red Devils ed il candidato numero uno alla sostituzione di Solskjaer è Massimiliano Allegri.
L’allenatore livornese è ancora alla ricerca di una squadra dalla quale ripartire dopo la conclusione della sua straordinaria parentesi alla Juventus ed il Manchester United rappresenterebbe ovviamente un’opzione estremamente prestigiosa.
Altro nome che circola in queste ore è quello di Pochettino (anche il suo Tottenham sta vivendo un inizio di stagione travagliato), mentre pare impossibile pensare ad un ritorno di quel Mourinho che meno di un anno fa (il 18 dicembre) era stato sostituito proprio da Solskjaer per la gioia di buona parte dello spogliatoio.
Sul manager norvegese si sono quindi allungate ombre importanti e al momento l’unica cosa che sembra tenerlo ancora legato allo United è il triennale sottoscritto a marzo.