Lento, compassato, avulso dalla manovra offensiva. Il primo Lautaro dell’Inter post-Coronavirus è lo stesso di quello ‘ammirato’ prima della sospensione, una versione sbiadita del ‘Toro’ che si era conquistato le avances del Barcellona a suon di goal. Un vitellino insomma.
Il match di Napoli era l’occasione giusta per dimostrare che quelle sirene di mercato sono più che legittime, così come l’aspirazione di giocare insieme a Lionel Messi. Un incentivo ulteriore per chiudere al meglio la stagione in nerazzurro, per poi salutare e volare dal connazionale-idolo. Chance miseramente fallita.
Nei 72 minuti che l’hanno visto ‘protagonista’, Lautaro ha finito per attirarsi la stragrande maggioranza di commenti negativi nei suoi confronti: mai veramente pericoloso, anche l’intesa con Lukaku sembra essere svanita in un sol colpo. Prestazione insufficiente e bocciatura netta, certificata dall’ottimo impatto avuto da Alexis Sanchez nel finale di gara.
Il sostituto dell’ex Racing è risultato molto più intraprendente nonostante il minutaggio minore, sia in fase di appoggio ai centrocampisti che in quella di conclusione dell’azione d’attacco, con un tiro terminato a fil di palo che avrebbe potuto regalare vantaggio e qualificazione ai nerazzurri.
Lautaro ha abbandonato il terreno di gioco del ‘San Paolo’ nell’indifferenza generale e l’impressione è che se ci fosse stato il pubblico sugli spalti si sarebbe beccato la giusta dose di fischi, epilogo inevitabile per una prestazione da 5 – o anche meno – in pagella.
All’Inter ora non resta che il campionato – per l’Europa League se ne riparlerà ad agosto – dove dovrà recuperare il terreno perso dalle battistrada Juventus e Lazio, volate via guarda caso in concomitanza con questa fase di flessione di Lautaro che non segna ormai dal 26 gennaio, giorno del goal al Cagliari e dell’espulsione che gli fece saltare la trasferta di Udine e il derby col Milan.
Per confermare le velleità di Scudetto, Conte dovrà ritrovare al più presto un giocatore fondamentale nei suoi schemi che, a questo punto, rischia anche il posto da titolare: se Sanchez dovesse continuare a raccogliere pareri positivi non apparirebbe strana una sua candidatura per giocare affianco a Lukaku nelle prossime partite. Con buona pace del ‘Toro’, forse distratto dai chiacchiericci spagnoli che si protrarranno a lungo.