Da quella sera sono passati venti giorni ma l’effetto negativo prodotto sul morale della squadra è ancora attuale: i giocatori del Napoli si resero protagonisti di un ammutinamento al termine del match pareggiato contro il Salisburgo, convinti ad interrompere un ritiro mai accettato completamente.
Una rivolta guidata da alcuni senatori del gruppo ed in particolare da Allan che sfiorò addiritturà il contatto fisico con Edoardo De Laurentiis negli spogliatoi: comportamento che il brasiliano pagherà a caro prezzo, in tutti i sensi.
Secondo ‘La Gazzetta dello Sport’, Aurelio De Laurentiis ha dato il via libera ai suoi collaboratori per l’attivazione del Collegio arbitrale con l’invio di raccomandate e richiesta di risarcimento danni che dovrebbe equivalere al 25% dello stipendio mensile lordo (quello di ottobre non è stato ancora versato).
Chi più di tutti dovrà aprire il portafogli è proprio Allan: per lui la percentuale dovrebbe aumentare fino al 50% (200mila euro) ed il computo totale delle multe da incassare si aggirerebbe attorno ai 2,5 milioni di euro.
L’unico che non subirà tale provvedimento è, come riportato da ‘Il Corriere dello Sport’, Kevin Malcuit che non era presente negli spogliatoi del ‘San Paolo’ a causa della rottura del legamento crociato che lo terrà lontano dai campi ancora diversi mesi.
Il Napoli agirà anche legalmente per la questione dei diritti d’immagine e il danno subìto, senza che De Laurentiis accetti un confronto o quantomeno un dialogo. Dal canto loro, i giocatori hanno contattato i procuratori per capire con quale margine di manovra potranno opporsi a questa scelta della società: insomma, lo scontro totale sta per arrivare e l’aria che si respira all’ombra del Vesuvio non lascia presagire nulla di buono.