Continuano le riflessioni in casa Milan per decidere chi sarà il prossimo allenatore: Marco Giampaolo non è stato ancora ufficialmente scaricato, il divorzio arriverà quando ci sarà l’accordo con il sostituto. Individuato in Luciano Spalletti.
L’ex tecnico dell’Inter era la prima scelta dei rossoneri che però sembrano aver virato su un altro profilo: colpa delle negoziazioni fallite tra il toscano e i nerazzurri che non sono intenzionati a concedergli la buonuscita corrispondente a un intero anno di stipendio.
Come riportato da ‘Il Corriere della Sera’ infatti, l’amministratore delegato Giuseppe Marotta avrebbe proposto a Spalletti il versamento di 7 milioni lordi, corrispondenti a soli tre mesi (a cui bisogna aggiungere i tre già pagati). Di fronte alla riluttanza del 60enne di Certaldo, dall’Inter avrebbero risposto picche.
Ricordiamo che Spalletti è legato all’Inter fino al 30 giugno 2021 e, per i prossimi due anni, graverà per 25 milioni lordi sul bilancio interista messo a dura prova dagli undici milioni netti guadagnati da Antonio Conte, più del doppio di quanto percepito in precedenza dall’ex Roma e Zenit.
Questo intoppo ha provocato un cambio di gerarchie al Milan: in pole ora è Stefano Pioli, libero di poter trovare un’intesa con i rossoneri a differenza del collega dopo le dimissioni alla Fiorentina dello scorso aprile. Non è da escludere che già nella giornata di oggi incontri Maldini e Boban per discutere del progetto milanista.