Nel 2013/14 è stato uno dei grandi protagonisti del Palermo in Serie B, con cui ha realizzato 11 goal in 34 partite aiutando i rosanero a conquistare la promozione. Idolo della tifoseria, compagno d’attacco di Paulo Dybala e Franco Vazquez. E oggi che Kyle Lafferty torna ufficialmente in Italia per vestire la maglia della Reggina, tornano alla mente alcuni episodi relativi a una carriera per nulla banale.
L’avventura in Sicilia, per dire, si interruppe bruscamente e in maniera per nulla amichevole con le pesanti accuse di Maurizio Zamparini, l’allora presidente del Palermo, che spiegava:
In realtà però il vizio di Lafferty era soprattutto un altro, come confessato dallo stesso attaccante in una lunga intervista rilasciata qualche anno fa alla ‘BBC’.
A salvare Lafferty è stato l’aiuto dei compagni di squadra, da lui definito “fondamentale, sia prima che adesso”. Anche quando, nonostante non potesse puntare sul calcio, il nuovo attaccante della Reggina lo fece lo stesso: vestiva la maglia del Norwich e, nel febbraio del 2016, venne indagato dalla Football Association e multato di 23mila sterline.
Il peggio sembra essere passato, tanto che Lafferty è tornato un calciatore a tutto tondo. Pur con la valigia sempre piena: Turchia, Inghilterra, Scozia, Norvegia e, infine, di nuovo Italia. Ovvero Reggio Calabria. Con lui, Jeremy Menez e German Denis, tridente da sogno per la B, la Reggina vuole rinverdire i fasti della prima parte del nuovo millennio.