La stagione 2014/15 della Juventus rimarrà una delle più importanti del decennio scorso. È stata la prima di Massimiliano Allegri, che ha accarezzato la Champions League senza riuscire ad afferrarla. Ed è stata anche la prima del ‘double’ campionato-Coppa Italia. La seconda arrivata battendo in finale la Lazio al supplementare.
La partita che forse i bianconeri ricorderanno con più piacere in quell’edizione è però la semifinale di ritorno, giocata contro la Fiorentina al Franchi. L’andata allo Stadium aveva riservato una sorpresa: show di Salah e vittoria della Viola per 1-2. 90 minuti che avevano fatto sognare, con buone ragioni, l’egiziano e tutti i compagni.
Al ritorno, però, la Juventus ribaltò tutto, vincendo 0-3 nel solito clima infernale di Firenze. Senza stelle del calibro di Buffon, Pogba, Tevez. E con Allegri che, nel discorso prima della partita, aveva trasmesso alla squadra il suo mantra – o meglio, il suo stile di vita: calma. Con una risposta particolare. Un retroscena che ha raccontato ‘Tuttosport’.
Il discorso del tecnico si rivelerà quasi profetico, ma ci fu una voce – decisamente autorevole – che rispose a quella del tecnico. Quella di Andrea Pirlo, anche lui in borghese in quanto tenuto a riposo, ma presente in spogliatoio. Una risposta, probabilmente, altrettanto profetica.
In effetti la Juventus tirò in porta, anche più delle tre volte necessarie per Allegri. In ogni caso, la calma fece da padrona: prima Matri, poi Pereyra, infine Bonucci siglarono nel giro di un’ora lo 0-3 che ammutolì i viola. E pazienza se nel finale Morata la calma la perse e si fece espellere per un’entrataccia. In finale ci avrebbe comunque Matri ai supplementari. Con quella calma, che forse non è mai troppa.